STEMLAB

“La tecnologia non tiene lontano l’uomo dai grandi problemi della natura, ma lo costringe a studiarli più approfonditamente”

(Antoine De Saint-Exupery)

IL PROGETTO STEMLAB IN BREVE:

FOCUS:

Insegnare le discipline STEM (Scienza – tecnologia – ingegneria – matematica) attraverso un approccio innovativo di tipo HANDS-ON.

MODUS:

Vengono proposte attività sperimentali guidate che spaziano dalla matematica alla chimica, dalla fisica all’astronomia e alle scienze della Terra senza tralasciare il Coding e la robotica. L’approccio HANDS-ON stimola nello studente non solo le abilità manuali ma anche un corretto flusso del pensiero critico con il quale arrivare a comprendere i fenomeni osservati e ad acquisire modelli fondamentali e vere competenze strutturate.

AUTOSUFFICIENZA:

Ai ragazzi che partecipano al CORSO STEM verranno fornite le istruzioni pratiche e TUTTI i materiali utili per svolgere le attività sperimentali. Il formatore eseguirà con loro le attività passo passo fornendo stimoli cognitivi per rendere il laboratorio completo sia dal punto di vista esperenziale che delle competenze trasversali.

FORMAT:

L’intervento didattico è suddiviso in semplici attività della durata di un’ora. In ogni intervento didattico (laboratorio STEM) verrà dedicata una prima parte allo svolgimento dell’attività secondo la modalità HANDS-ON e una seconda parte alla riorganizzazione delle idee riportando i dati relativi alle attività svolte sul quaderno di lavoro che verrà loro fornito. In questo modo, al termine del corso, tutti i ragazzi avranno realizzato un loro quaderno di laboratorio STEM (portfolio delle attività svolte) che rappresenterà il percorso didattico sperimentale seguito.

MATERIALI:

I materiali principali saranno forniti dal formatore. Ai partecipanti potranno essere richiesti semplici oggetti come gomme, matite, bicchierini plastica, ecc. Ad ogni partecipante verrà consegnato un quaderno di laboratorio che resterà di sua proprietà al termine del percorso didattico.


COSA SONO LE STEM:

L’acronimo STEM

Deriva dall’inglese Science, Technology, Engineering and Mathematics.

Viene utilizzato per indicare i corsi di studio e le scelte educative volte a favorire un approccio didattico interdisciplinare e sviluppare la competitività in campo scientifico e tecnologico.

Il concetto nasce negli anni 2000 negli Stati Uniti per il bisogno di:

• individuare un gruppo di discipline necessarie all’innovazione.

• migliorare gli esiti poco performanti che gli studenti statunitensi

raggiungevano nelle discipline tecnico-scientifiche, in particolare modo nella matematica e nelle scienze (rispetto ai risultati degli studenti di altri paesi).

• incrementare la crescita del sistema economico con il sostegno di

un’adeguata forza lavoro specializzata.

In Europa

Si è avvertita la necessità di creare specifici programmi d’istruzione con cui rendere gli studenti capaci di affrontare le esigenze del sistema economico.

Si è posta l’educazione STEM come base essenziale per migliorare, aumentare e rafforzare le carriere STEM anche attraverso comuni strategie internazionali.

In Italia 

Ha acquisito rilevanza nei documenti di riferimento sulle politiche educative, nella letteratura specializzata, nei media.

È stato oggetto di dibattito sull’istruzione e formazione, nonché in molteplici iniziative avviate dai Ministeri dell’Istruzione e delle Pari Opportunità anche nel tentativo di colmare il gap di genere in relazione al numero di studentesse che accedono a percorsi di studio tecnico-scientifico.

Apprendimento STEM

Il modello pedagogico per l’apprendimento e l’insegnamento STEM mira:

all’acquisizione di forti abilità matematiche e scientifiche utili per muoversi con padronanza nell’ambiente di lavoro, allo sviluppo di conoscenze profonde e di abilità nel lavoro di gruppo, nel

pensiero razionale e nel lavoro investigativo e creativo. La forza lavoro che comprende il campo STEM sarà sempre più decisiva nello sviluppo economico dei paesi nei prossimi decenni. Alcuni studi recenti prevedono che l’attuale formazione dei professionisti STEM sarà insufficiente per le sfide del futuro.

Caratteristiche dell’insegnamento STEM

  • Porre domande sui fenomeni naturali rilevanti per la scienza
  • Definire i problemi che devono essere risolti dall’ingegneria
  • Utilizzare modelli scientifico-matematici
  • Pianificare e svolgere ricerche
  • Analizzare e interpretare dati sperimentali
  • Usare il pensiero computazionale e matematico
  • Costruire spiegazioni e progettare soluzioni tecnologiche
  • Argomentare scientificamente e comunicare i risultati dell’attività scientifica alla comunità

Pratiche STEM

  • Apprendimento pratico e manipolativo
  • Apprendimento in gruppi
  • Favorire il ragionamento
  • Metodi basati sulla ricerca (interesse scientifico)
  • Problem solving
  • Uso delle tecnologie (curiosità e creatività)
  • Pratiche che favoriscono: differenziazione, cognizione e consapevolezza di sé

L’ insegnamento STEM: cosa favorisce?

  • Lo sviluppo delle competenze digitali
  • Il pensiero creativo
  • Uso critico e sicuro della tecnologia dell’informazione e comunicazione per raggiungere obiettivi
  • Lo sviluppo del pensiero computazionale non solo associato alla programmazione
  • La capacità di risolvere problemi di diverse tipologie

Le STEM e le QUESTIONI DI GENERE

La partecipazione delle donne nel campo delle discipline tecnico scientifiche è stata storicamente molto bassa, sin dall’Età dell’Illuminismo. Ciò ha comportato la necessità di indagare le ragioni della disparità di genere nell’ambito STEM, al fine di contrastarla.

Gli studi suggeriscono che molti fattori contribuiscono agli atteggiamenti e le convinzioni dei giovani nei confronti delle carriere di tipo tecnico-scientifico, tra cui: il ruolo delle famiglie, le relazioni con gli insegnanti di matematica e scienze, la possibilità o meno di aver avuto un approccio di tipo esperienziale alle discipline STEM attraverso delle attività di laboratorio, i risultati conseguiti nelle scuole secondarie.

Dagli studi è altresì emerso che spesso le studentesse iniziano a perdere fiducia in loro stesse a partire dagli anni della scuola secondaria di primo grado a seguito di una serie di stereotipi esistenti all’interno del sistema formativo. Il primo è quello che riguarda una presunta scarsa attitudine delle studentesse verso le discipline STEM, contrariamente a quanto ritenuto per gli studenti maschi ai quali vengono attribuite non solo doti scientifiche, ma anche intuito e intelligenza nei campi tecnologici

Per effettuare la scelta di percorsi scientifici e curriculi in linea con le richieste delle STEM, le ragazze hanno bisogno di un numero più consistente di successi nelle discipline scientifiche rispetto ai maschi. Ciò dipende dal fatto che le ragazze tendono ad individuare in loro stesse le cause dell’insuccesso, a differenza dei coetanei maschi che tendono ad attribuire le origini dei loro insuccessi a cause occasionali e transitorie al punto da percepirsi capaci di affrontare un corso di laurea scientifico-tecnologico anche indipendentemente dalla valutazione numerica in uscita dalla scuola superiore.